venerdì 1 febbraio 2008

Nadia

Dopo che le tenebre allentarono la loro fredda morsa sulle colline
E la luce,
Spazzando via le gocce di rugiada che impreziosivano le case cineree,
Iniziò ad illuminare timidamente la città di marmo

Avvolta dai veli dell’alba,
Da una carrozza scintillante d’oro e di seta scese una donna

Con passi simili a delicati consensi
Si diresse verso un bambino che splendeva
E gli domandò: “Cosa fai qui, immerso nella tua luce?”
“Aspettavo te, Dea immortale…” il bambino rispose

Allora la donna lo prese per mano e,
Lasciando alle loro spalle il ricordo dei crimini del tempo,
Sorridendo lo portò via con sé


Così incontrai la Dea dell’Amore…


Andrea Latina 21-11-1990

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