venerdì 1 febbraio 2008

LA MIA PITTURA

Nella mia pittura, leggendola in maniera superficiale, vi si potrebbero trovare gli echi del simbolismo o di un certo tipo di surrealismo; ma il mio è, piuttosto, un tentativo di materializzazione e codificazione del subconscio, espresso attraverso un’approfondita indagine della Mente e dell’Anima umana.

Le cose che rappresento con la mia Arte, siano esse persone oppure oggetti, non necessariamente sono uno specchio del quotidiano, del reale, ma ne rappresentano la metafisica ‘Essenza’.

Il mio lavoro trova più affinità con altre discipline quali la Filosofia e la Psicologia. La pittura, così come altre forme d’Arte a cui mi dedico, è solamente un mezzo per esprimere i risultati di queste ‘indagini’: una sorta di ponte tra lo stato visibile e lo stato invisibile delle cose, una proiezione verso i recessi del nostro ‘Essere’, una frammentazione delle nostre esperienze per utilizzarle in un linguaggio che non ha confini geografici o mentali.

Attraverso le mie espressioni artistiche vorrei stimolare riflessioni, affinché ognuno possa ritrovare la sua vera ‘Essenza’, la giusta collocazione che l’uomo dovrebbe avere nella Natura e nel Cosmo, il sentirsi parte di un ‘Tutto’ e sentire il ‘Tutto’ in sé stesso; una visione diametralmente opposta a quella che la società massificata e capitalista ci ha abituati ad essere: dei piccoli ingranaggi di un’immensa macchina creasoldi che annulla le singole coscienze a favore di pochi potenti che decidono per gli altri. Per me, decido io stesso.


In questo estratto di uno scritto del 1999 sintetizzo ciò che è la mia visione di vita, arte e religione:


“Il punto di partenza è la memoria ancestrale
E la destinazione è l'Assoluto
Dove l'Anima vibra all'unisono
Con la frequenza del Cosmo”

– Il conformismo, la grettezza, la morale e la religione: CENSORA VITAE –

Andrea Latina - Luglio 2007

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