Vi fu un tempo in cui il mio corpo,
Gravido di impetuosi desideri,
Si abbandonò stoltamente all’estasi dei sensi
Ed è lì che femmine crudeli, ebbre del coito materiale, affondarono i loro artigli
Capaci di rivestire d’oro e di gemme il più squallido dei bordelli
E di mascherare le più turpi menzogne con parole false e sibilline,
Facendo sì che la ragione soccombesse al potere della passione,
I loro uteri divennero templi di lussuria!
Ah! Maledetto sia il giorno in cui la mia bocca,
Ignara del veleno da essi stillato,
Vi si accoppiò avidamente
E, inebriato dalla dolce essenza, fui come cieco davanti ai loro orrori
Complice fu Bacco, certamente!
Ma fu ancor di più la mia stoltezza a generare l’errore
Ed è lì che le troie, consapevoli del coito immateriale, uccisero la mia anima
Nei loro freddi e aridi templi di lussuria.
Andrea Latina 05-06-1991
venerdì 1 febbraio 2008
Templi di lussuria
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