venerdì 1 febbraio 2008

Aphrodision

Nell’alto dell’Acremonte,
tra steli dorati e pungenti rovi
Immerso silente nel suo témenos
Vi sono i resti del tempio
Che devoti coloni di Akrai
Innalzarono ad Afrodite Dea

Le fondamenta di candido calcare
Accoglieranno la tua nuda pelle
E le tue gambe ne diverranno le colonne
Gusto dorico e ionico fusi nei tuoi fasci muscolari

Il tuo ventre ne sarà la dolce cella
Dove il mio corpo, con ardore dionisiaco
Renderà omaggio al tuo essere
Fino a colmare gli interstizi del basamento
Di fluida sostanza organica

Il rito primigenio sarà rinnovato.

Andrea Latina 29-06-2007

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