Nell’alto dell’Acremonte,
tra steli dorati e pungenti rovi
Immerso silente nel suo témenos
Vi sono i resti del tempio
Che devoti coloni di Akrai
Innalzarono ad Afrodite Dea
Le fondamenta di candido calcare
Accoglieranno la tua nuda pelle
E le tue gambe ne diverranno le colonne
Gusto dorico e ionico fusi nei tuoi fasci muscolari
Il tuo ventre ne sarà la dolce cella
Dove il mio corpo, con ardore dionisiaco
Renderà omaggio al tuo essere
Fino a colmare gli interstizi del basamento
Di fluida sostanza organica
Il rito primigenio sarà rinnovato.
Andrea Latina 29-06-2007
venerdì 1 febbraio 2008
Aphrodision
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento