Stanchi ho le membra e l’animo
Di questo amaro calice
Che di Esistenza prende il nome
Asfittico e insensato labirinto
Dove ciechi ci muoviamo
Come folli burattini di carne
Sostenuti da invisibili fili
Bianchi e neri pezzi
Di cosmici scacchi
Che di oscuro demiurgo
Sono il sollazzo
Andrea Latina 14-11-2007
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