Come ali di farfalla, le tue dita
Con grazia si muovevano
Accarezzando l’ebano e l’avorio
del vecchio pianoforte
Come due teneri amanti, le tue dita
Sulla tastiera scivolavano
Immerse in un’alcova
Di velluto nero e seta bianca
Dolci, allora risuonavano
Del tempo, le note
Senza inizio né fine
In struggente melodia sospese
Adesso sono, quei suoni
Più simili ad echi remoti
Rintocchi di campane
Che suonano a lutto.
Andrea Latina 01/05/2009
domenica 9 agosto 2009
Sonata al chiaro di luna
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